domenica 10 marzo 2013

10 domande per la Verità su Marina Arduini

A sei anni dalla scomparsa di Marina Arduini, 39 anni, commercialista di Frosinone, la famiglia chiede che il fascicolo non venga archiviato e che le indagini vengano proseguite così da ottenere risposte alle seguenti domande:


  1. Chi doveva andare a denunciare Marina il giorno della sua scomparsa? Ignoti o qualcuno di preciso?
  2. Chi ha incontrato Marina la mattina della sua scomparsa, che le ha fatto cambiare i programmi della giornata?
  3. Il percorso che ha effettuato il cellulare di Marina è un depistaggio o realmente la donna quel giorno è andata da Frosinone a Salerno, passando per Roma?
  4. Perché gli inquirenti non sono mai andati a ispezionare lo studio di Marina?
  5. C'era qualche segreto a lavoro che Marina non doveva scoprire? Coloro che sono entrati nello studio di Marina prima della sua scomparsa sono gli stessi che un anno fa sono entrati nella casa dei suoi genitori e che hanno poi minacciato la famiglia? Cosa cercavano? L'hard disk consegnato dai familiari alle forze dell'ordine o il pc portatile mai ritrovato?
  6. C'è qualche connessione tra la scomparsa di Marina e la richiesta di un finanziamento a suo nome falsificata che lei aveva scoperto e bloccato?
  7. Perché uno degli indagati (l'ex amante) aveva una stanza nello studio di Marina e le chiavi per accedervi pur non avendo alcuna connessione con il lavoro della donna?
  8. Perché la macchina di Marina è stata fatta ritrovare a Roma, esattamente due anni dopo la sua scomparsa? Da chi?
  9. Perché la macchina non è stata sequestrata ma restituita ai familiari senza ulteriori controlli?
  10. Che fine ha fatto Marina Arduini?
Sostieni anche tu la famiglia di Marina Arduini in questa ricerca di Verità e Giustizia, aderendo a questa petizione online:


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Per qualsiasi segnalazione, anche anonima, si può mandare una mail all'indirizzo cerchiamomarina@gmail.com o cliccare sul tasto "email me" in basso a destra o lasciare un commento anonimo su questo blog.

La Scomparsa di Marina Arduini

I FATTI

Marina Arduini, 39 anni, vive con i genitori alla periferia di Frosinone. E' socia al 50% di uno studio commercialista. 
Marina solitamente esce di casa verso le 9.00 per recarsi al suo studio distante circa 10 km. 
La mattina del 19 febbraio 2007, però, prima di andare a lavoro, deve passare in Questura, sempre a Frosinone, per sporgere una denuncia in merito a uno strano furto avvenuto qualche giorno prima. Manda pertanto un sms a una sua collega per dirle che ritarda e un sms alla donna delle pulizie per assicurarsi che venga entro le 13.00. Pochi minuti più tardi, però, rettifica questa comunicazione e annulla l'appuntamento. Sono circa le 9.20 e il cellulare di Marina aggancia una cella in provincia di Frosinone. In Questura non arriverà mai.
Alle 11.26 una conoscente di Marina dice di vederla alla Stazione Termini di Roma, ma l'abbigliamento descritto dalla testimone non coincide con quello indossato quella mattina da Marina.
Successivamente il suo cellulare aggancia le celle di Formia e di Salerno (ore 16.00 circa) per poi spegnersi definitivamente.

GLI ANTEFATTI

Tre giorni prima della scomparsa di Marina, ignoti erano entrati di notte nel suo studio, mettendolo a soqquadro. Apparentemente, però, questi ladri non si erano portati via nulla. Per questo episodio Marina aveva deciso di sporgere denuncia la mattina della sua scomparsa.

Qualche tempo prima della sua scomparsa, Marina si era accorta che qualcuno aveva aperto a suo nome un finanziamento per pagare un carico di materiale sanitario, che non aveva mai richiesto. Il negozio in cui risultava quest'acquisto era di un amico dell'uomo con cui aveva avuto una relazione. Le tre firme del finanziamento sono risultate tutte false.

GLI AVVENIMENTI POST SCOMPARSA

Un testimone che però non vuole apparire, ha dichiarato alla famiglia che le luci dello studio erano accese la notte tra il 19 e il 20 febbraio. L'indomani la donna delle pulizie ha gettato nei cassonetti dell'immondizia diversi documenti e la famiglia Arduini non ha trovato nulla sulla scrivania di Marina, come se ella non fosse mai stata lì.

Qualche giorno dopo la scomparsa di Marina, il nipote del socio dello studio commercialista, in compagnia di un altro uomo mai identificato, si è recato a casa dei genitori della donna per chiedere se avessero qualche hard disk o qualche cd di Marina e se fosse solita portarsi a casa documenti dal lavoro. Marina infatti aveva un pc portatile mai più ritrovato.

Esattamente due anni dopo la scomparsa di Marina, il 19 febbraio 2009, una telefonata anonima ai Carabinieri di Cinecittà, fa ritrovare la sua macchina parcheggiata a Roma, in piazza Aruleno Celio Sabino, nel quartiere Tuscolano.

Ad aprile 2012, dopo l'interessamento al caso della trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?", ignoti sono entrati nella casa dei genitori di Marina: hanno tirato fuori e messo in bella vista foto della donna prese da mobili poco utilizzati e portato via la carta di identità del fratello di Marina e altri oggetti di poco valore. Il giorno dopo, un anonimo telefona al fratello di Marina: "Vi ammazziamo tutti." Dopo questo episodio, le indagini sono state riaperte dalla Procura di Frosinone e sono attualmente in corso.



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